Ormai non è un segreto che le Banche italiane siano quelle che applicano gli spread più alti rispetto al resto dell’ Europa, sui mutui e tassi alti sui prestiti.
Il dato sconcertante è che su entrambe le operazioni finanziarie, i costi stanno continuando ad aumentare, in barba alla crisi ed alle evidente difficoltà di molte famiglie italiane.
Dal confronto fra Italia ed Eurolandia, infatti, è emerso che dal novembre 2011 allo scorso ottobre 2012, la differenza di tasso è addirittura raddoppiata.
Per gli Italiani alle prese con l’ acquisto della prima casa, dunque, a poco serve optare per un mutuo a tasso variabile, perchè, nonostante l’ euribor (parametro di riferimento) sia ai minimi storici, esso continuerà a risultare svantaggioso, fino a quando Banche e Finanziarie non finiranno di “gonfiarlo” con spread a dir poco improponibili.
Per i prestiti il discorso non cambia, perchè anche in questo caso, come evidenziato dalla Federconsumatori, prendendo lo stesso periodo di riferimento (11/11-10/12), i punti base hanno raggiunto quota 188 in più rispetto alla media europea, rendendo di gran lunga sfavorevole tale operazione per le famiglie italiane.
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