Statistiche alla mano, sembra che il tasso sui mutui in Italia, non accenni ad allinearsi con la media dell’Eurozona, staccandosi da essa con valore pari al 4.05% rispetto al di molto inferiore 3,35% della maggior parte degli altri paesi europei.
E’ quando afferma la Bce, Banca Centrale Europea, che ha dimostrato il rapido progredire di questa disparità tra paesi dell’Eurozona. Peggio dell’Italia, solamente il Portogallo, con un tasso pari al 4.40% mentre la Germania, l’Austria e la Finlandia si posizionano addirittura al di sotto della media europea con tassi che oscillano tra l’1,99% ed il 2,97%.
Calcolatrice alla mano, ciò significa che se per esempio su un finanziamento di vent’anni, una famiglia italiana pagherà il 31,5% di interessi, un qualsiasi europeo invece in media corrisponderà circa il 27%, ovvero quasi 10 mila euro in meno.
Tra le motivazioni che stanno alla base di questa disparità, in primis sembra esserci l’impennata dello spread nel corso di tutto il 2012 e la crisi di fiducia che ha investito l’intero paese. Sfortunatamente, cause imputabili a scelte scellerate in ambito economico che hanno, per loro stessa natura, diminuito la capacità di spesa di molti italiani, determinando, di fatto un calo di richieste di finanziamenti e mutui soprattutto nell’ultimo biennio trascorso.