Secondo quanto riportato dai dati di Bankitalia, i prestiti ai privati avrebbero subito un ulteriore rallentamento, scendendo dell’1,5% su base annua, a quanto sostiene Banca d’Italia.
Per tutte le famiglie italiane, il calo sarebbe stato pari allo 0,3%, mentre per tutte le società non finanziarie ha addirittura toccato il 3.4%. Dati alla mano, sarebbe in ripresa invece la raccolta delle banche. I depositi si attesterebbero in crescita fino al 6%. Di certo il calo percentuale maggiore che è stato registrato nell’ultimo periodo riguarda le imprese, per le quali il dato discendente si riconferma ormai dopo più di sei mesi. Si è passati da un -0,4% di maggio ad un 3% circa di novembre.
Dati positivi vengono invece dal tasso di crescita dei depositi del settore privato che ha subito un’accelerazione di non poco conto, passando dal 4,7% di ottobre al 6,6%. La raccolta obbligazionaria ha incassato il suo 10,6% registrando invece un piccolo calo rispetto ai periodi precedenti. Ciò che sembra rimanere stabile è invece l’andamento delle sofferenze, il cui tasso di crescita annuale si sarebbe attestato intorno al 16,7%. Infine, i tassi d’interesse maturati sui mutui sarebbero stabili e fissati al 4,05% mentre i tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle imprese di importo inferiore a 1 milione di euro sarebbero scesi dello 0,7%, mentre i tassi sui prestiti di importo superiore al milione sarebbero anch’essi rimasti stabili.