Prima 2013, quindi 2014, ora 2015. La data temporale di potenziale inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano sembra slittare nel futuro con il passare dei trimestri. Ed effettivamente, si potrà ben notare, il settore del mattone tricolore è tutt’altro che semplice da analizzare, con trend incerti e influenze esterne (creditizie) non certo favorevoli.
E così, secondo alcuni economisti, il peggio non sarebbe ancora arrivato. In altri termini, è forse il caso di prepararsi a un calo dei prezzi delle case che si preannuncia potenzialmente drammatico, e difficilmente analizzabile in quantità e durata. Secondo gli scenari più negativi, la crisi del mercato immobiliare nazionale produrrà dei cali piuttosto gravi nel corso dei prossimi anni, con ritorno ai livelli ante- euro entro il 2018. Secondo gli scenari meno pessimistici, il declino delle case sarà meno grave ma comunque duraturo, e in grado di prolungarsi ben oltre la metà del decennio in corso.
L’unica speranza è che vi siano delle novità clamorose nel contesto internazionale: novità che, per il momento, non sembrano palesarsi all’orizzonte.