Scatto finale per portare a casa, prima delle dimissioni del premier Monti, alcuni provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità; il prossimo 18 dicembre dovrebbe arrivare il via libera dal Senato.
Nulla di fatto per il riordino delle Province ed il pareggio di bilancio, anche se, riguardo a quest’ultimo, si sta pensando di stralciare alcuni articoli che istituiscono l’Organismo indipendente di controllo sui conti pubblici, da quella che è la legge di attuazione riguardante il pareggio di bilancio in Costituzione.
Anche la delega fisco resta fuori, essendo stata rinviata alla Commissione Finanze, dove sembra sia destinata a rimanere; a salvarsi, probabilmente, la norma che fa autoannullare le cartelle esattoriali cosiddette “pazze”.
Anche il decreto sull’ Ilva potrebbe essere consegnato al Parlamento per la conversione, ma non si esclude che possa finire anch’esso nella Legge di Stabilità.
Ormai il tempo stringe, non è più possibile cambiare il Decreto Sviluppo, in quanto, come innanzi detto, scade il 18 dicembre.