Secondo quanto riportato dalle recenti considerazioni di Confedilizia, collimate all’interno del report “Miti e realtà della tassazione degli immobili in Italia”, nel 2009 la pressione fiscale sull’immobiliare (tenendo conto sia delle imposte dirette che di quelle indirette) era pari all’1,45% contro l’1,44% della media Ocse, l’1,32% della media Ue-Ocse e l’1,26% di quella Eurozona-Ocse.
Una pressione fiscale che Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, ha definito come “smodata”, ricordando altresì come – per peso delle tasse sulla casa – “siamo ai primi posti” e che ciò innesca “effetti a catena sulle compravendite e anche sul mercato dell’affitto”.
Una tassazione patrimoniale che Confedilizia ricorda abbia ricadute reddituali su 18 milioni di famiglie. “Basti pensare che, in Italia, il patrimonio immobiliare nel 2011 era composto da 59,1 milioni di unità immobiliari, il 90% del quale erano abitazioni (55%) e pertinenza (35%). Mentre, solo il restante 10% era composto da beni immobiliari non residenziali” – aggiunge Sforza Fogliani, per poi ribadire come le famiglie italiane proprietarie della prima casa siano 18 milioni su 23.