Il mercato immobiliare di Piacenza sarebbe pressochè fermo dal 2007, è quanto affermato da Manfredo Ferrerio, presidente del collegio notarile della città. “Ed oggi sta veramente dando segni di ulteriore rallentamento: in tutt’Italia la riduzione degli atti notarili, quest’anno, è stata tra il 21 ed il 28%. Sommando queste cifre alle cadute degli ultimi 5 anni si arriva ad una percentuale del 50 (…) La situazione piacentina rispecchia appieno l’andamento nazionale” – ha aggiunto Ferrerio.
Piuttosto intuitivo cercare di comprendere quali siano le cause alla base di tale deterioramento del mercato immobiliare piacentino. In testa vi è senza dubbio la rigidità dell’offerta creditizia delle banche, sempre più restie a concedere finanziamenti immobiliari.
In secondo luogo, permane piuttosto insistente l’influenza negativa della fiscalità immobiliare, con l’introduzione dell’Imu che ha pesantemente inciso sulla convenienza all’investimento nel mattone. La crisi congiunturale e l’incertezza sul futuro, unitamente al mantenimento di prezzi all’offerta certamente troppo elevati, contribuisce a peggiorare il quadro del real estate del territorio.