Secondo quanto affermato dal presidente di Assoedilizia e vicepresidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, il settore immobiliare italiano ha bruciato negli ultimi anni oltre 1.000 miliardi di euro. Le cause sono molteplici, ma principalmente riconducibili a quelle che sono state definite come “misure di inasprimento fiscale introdotte nel settore, e l’annunciata riforma catastale e fiscale”.
Ne è conseguita la forte riduzione della ricchezza immobiliare del Paese, dovuta sia al passo indietro del valore degli immobili privati, che di quelli pubblici. Una situazione che, prosegue Colombo Clerici, si combina a un complessivo immobilismo del mercato, visto e considerato che gli italiani stanno mantenendo gli immobili, senza venderli.
Infine, stando a quanto affermato da un’analisi di Assoedilizia, la perdita di valore del comparto sarebbe stato causato non solamente dal notevole incremento della tassazione, ma anche dalla crisi di fiducia tra gli italiani e gli investitori stranieri che – per l’annunciata riforma fiscale e catastale – “non prelude a nulla di positivo”, conclude l’associazione.