Banca Mondiale richiama Draghi e l’Eurozona

In un periodo di stagnazione quando tutto bene o male sembrava volgere al meglio, ecco che è arrivata l’ennesima “botta”, stavolta dalla Banca Mondiale, che ha bacchettato Draghi, la BCE e l’Eurotower, per i prestiti a interessi pari quasi allo zero, forniti alle banche di numerosi paesi in difficoltà, fra cui l’Italia.

Questa soluzione, che ha provveduto in qualche modo a risolvere un problema di fondo, secondo la Banca Mondiale ha soltanto dato più tempo per risolvere i problemi legati alla crisi; quando nel 2013-2014 questi prestiti dovrebbero maturare, con interessi presso che nulli non rientrerà quasi nulla nelle tasche della BCE, e questo potrebbe causare una nuova crisi economica ed un’ennesima recessione, almeno per altri 2-3 anni, se non si prenderanno appositi provvedimenti in merito.

 

roprio le banche italiane sono quelle che hanno ricevuto più denaro, e stando a quanto affermato dallo stesso capo economista Banca Mondiale, Basu, l’Eurozona non si risolleverà da questa difficile situazione prima del 2015.

L’economista ha affermato che contro questa “montagna di debito” non si potrà far altro che “sbatterci contro”, e ciò causerebbe ancora recessione e problemi, per diversi anni. Il dibattito ovviamente è esploso, ma a tutti viene una domanda, semplice e spontanea: quanto usciremo da questa maledetta crisi?