La situazione del mercato immobiliare nel nostro paese non è certo rosea, ed alcuni analisti ed esperti di settore hanno lanciato l’allarme in merito ad una possibile bolla immobiliare nel nostro paese, a seguito dei recenti prezzi e delle strategie che le banche attuano, che hanno visto un crollo di quasi il 70% delle richieste di mutui.
Qualora scoppiasse la scintilla, gli effetti non ricalcherebbero quanto già visto in Spagna, in Inghilterra o negli States, ma ben presto le case potrebbero perdere fino al 7% del proprio valore, poiché nessuno compra e le pratiche per vendere un immobile si sono allungate rispetto agli anni passati.
Le case nuove invendute sono fra le 600mila e le 700mila nel nostro paese, quasi la metà per esempio di quelle spagnole, ma un improvviso abbassamento dei prezzi e del valore di mercato, brucerebbe quasi 70 miliardi di euro, investiti e spesi per la realizzazione e per tutto quello che ruota intorno alla costruzione di un immobile.
Che sia il caso di prendere dei provvedimenti immediati è certo; tuttavia se le banche continuano a richiedere interessi proibitivi, non si sa come si potrebbe interrompere il circolo vizioso. Di sicuro a trarre vantaggio da una simile situazione sarebbe la povera gente, e non gli investitori, che si ritroverebbero difronte a capitali bruciati.