Con un comunicato diramato proprio in queste ore, la FSA, una sorta di Consob inglese, ha ufficialmente annunciato di aver allentato i requisiti richiesti per la concessione di prestiti e capitale ai cittadini.
Con una maggiore circolazione di denaro sperano gli inglesi di poter ritornare competitivi sui vari mercati, e proprio per questo, diminuendo i requisiti per l’accesso al credito, ci si augura di far ripartire velocemente l’economia.Ma qualora questo non dovesse succedere, quali saranno le conseguenze? Il disastro economico sarebbe irreversibile, le varie “bolle” potrebbero susseguirsi e le banche si ritroverebbero con meno credito e con misure di rigore praticamente doppie da applicare, rispetto alle attuali.
Questa l’altra faccia della medaglia, ma la situazione è insostenibile; bisogna dare una svolta sicura e concreta, e non limitandosi a predicare bene ma a razzolare male. Che sia l’Inghilterra un esempio da seguire, oppure è troppo rischioso procedere in tal senso, a maggior ragione in paesi a rischio come Spagna, Grecia o come la stessa Italia?
Staremo a vedere cosa succederà, e se le decisioni della FSA pagheranno, o costeranno molto agli inglesi. L’investimento è stato fatto e il cambiamento è finalmente arrivato; vedremo come risponderà il grande meccanismo economico globale.