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Il prestito vitalizio: un’alternativa per gli over 65

Il prestito vitalizio è una forma di finanziamento che, dal 2006 ha fatto il suo ingresso in Italia ed è molto differente da quelli tradizionali che ben conosciamo (prestito personale, cessione del quinto, prestito finalizzato,mutuo).

Si tratta di un’ operazione ipotecaria che non richiede il pagamento delle rate, nè requisiti reddituali, ma di contro prevede due importanti fattori, ovvero un immobile di proprietà ed un’età superiore ai 65 anni. La sua particolarità, in effetti, è proprio il fatto di non prevedere alcun pagamento mensile (rata), fino a quando il richiedente è in vita o non decida di estinguerlo in via anticipata.

La restituzione del capitale e dei relativi interessi avviene attraverso un meccanismo che è proprio del prestito vitalizio, ovvero gli interessi da pagare vengono aggiunti al capitale residuo ed agli interessi non ancora rimborsati, anno per anno (capitalizzazione annuale), fino a quando non si verifichi il caso di decesso o l’estinzione anticipata.

L’importo concesso va dai 30 mila euro agli 800 mila euro e varia a seconda di due importanti parametri, ossia il valore dell’immobile posto a garanzia e l’età del richiedente ed è compreso fra il 15% ed il 50% dell’effettivo valore del bene, proporzionalmente all’età del cliente.

In buona sostanza, la concessione del prestito vitalizio è tanto maggiore quanto più il richiedente è anziano; per fare un esempio pratico, un novantenne può ottenere il 50% del valore del suo immobile, un 75enne il 20%.

Nel momento in cui si verifica il decesso, il debito deve essere restituito entro i 12 mesi successivi dagli eredi del richiedente il prestito vitalizio o vendendo l’immobile o con proprie risorse finanziarie, magari ottenute anche attraverso un mutuo ipotecario.

Ma quali vantaggi offre un prestito vitalizio? sicuramente la possibilità di ottenere liquidità senza doverla giustificare, non pagare mensilmente le rate e non doversi preoccupare di avere un reddito per potervi accedere.

Ma anche in questo caso vi è il rovesco della medaglia, perchè il prestito vitalizio è più oneroso dei normali finanziamenti, visto che gli interessi vengono pagati alla fine ed il bene ipotecato rischia di essere perso, in quanto l’istituto erogante ha facoltà di venderlo, qualora gli eredi non fossero in grado di restituire il debito entro il periodo stabilito (12 mesi).

A chi, dunque, fosse intenzionato a richiedere un prestito vitalizio, consigliamo di rivolgersi a professionisti del settore e soprattutto di leggere con attenzione le condizioni applicate ed i fogli informativi, prima di procedere con la sottoscrizione del relativo contratto.

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