Si chiama Impossible living ed è un innovativo progetto di crowdsourcing rivolto alla volontà di rivalutare edifici o borghi dismessi o in via di abbandono o di deterioramento. Una iniziativa tutta italiana,, che punta a coinvolgere il web nel tentativo di rilanciare fabbricati o intere aree urbane, organizzando il recupero urbano, reperendo risorse esperenziali e finanziamenti.
Creatori di questo progetto di crowdsourcing sono Daniela Galvani e Andrea Sesta, che hanno raccontato la propria avventura sulle pagine di Casa 24, riepilogando gli step del loro processo. “Rispetto a quando abbiamo iniziato (nel 2010, ndr) oggi intorno alle riqualificazioni c’è un fermento incredibile. Il mercato dell’abbandono ancora non esiste, ma potrebbe diventare un business”. Il database di segnalazioni conta in fatti circa 400 indicazioni, base utile per poter pianificare qualche recupero significativo.
“Entro l’anno lanceremo la seconda fase della piattaforma” – racconta ancora Daniela Galvani nell’intervista rilasciata sul magazine de Il Sole 24 ore – “dedicata inizialmente a 20 edifici e aree dimesse selezionate in base alle loro potenzialità di rigenerazione (…) I primi sono community e associazioni, più o meno strutturate, interessate a utilizzare uno spazio abbandonato per un evento, come sede o per creare delle residenze sociali”.