Il Decreto dello scorso giugno, rigardante le commissioni sugli affidamenti e sconfinamenti, entra effettivamente in vigore dal 1° ottobre; le norme in esse contenute prevedono che, a partire da questa data, chi andrà in rosso sul proprio conto corrente, non sarà più tenuto a pagare le commissioni per scoperti fino a 500 euro.
L’unica condizione è che tale situazione di ” debito” non superi i sette giorni consecutivi nell’arco di un trimestre.
Il provvedimento contempla nello specifico che, nel caso di un conto corrente con affidamento, la commissione applicata dall’ istituto di credito sullo scoperto e quindi sull’importo di fido concesso, non può superare lo 0,5% a trimestre.
Per quanto riguarda, invece, l’extrafido (somma concessa in prestito), che viene superato dal correntista, si applica la cosiddetta commissione d’istruttoria veloce, che comunque non deve essere superiore ai costi sostenuti per l’istruttoria (in genere 30-40 euro).
Vale la pena, alla luce di questa nuova normativa, verificare quali siano i costi effettivi e le commissioni di istruttoria applicate al proprio conto corrente, onde evitare di ritrovarsi spese inattese sull’estratto conto ed in molti casi anche onerose.