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Compravendita e mutuo: quali sono i costi notarili

Quando si stipula un atto di compravendita contestualmente al mutuo, è risaputo che l’onorario del notaio a cui ci si affida varia a seconda del tipo di atto, dell’importo di iscrizione ipotecaria e dell’ente erogante il finanziamento.

L’atto di compravendita e quello di mutuo sono direttamente proporzionali al prezzo dell’immobile dichiarato in atto ed all’ipoteca che viene iscritta a garanzia dell’importo prestato dalla banca. Naturalmente, maggiori sono il prezzo dell’immobile e l’importo del mutuo, più alti risulteranno anche i costi notarili.

All’onorario del pubblico ufficiale vanno aggiunte le imposte dovute allo Stato (bolli, costi di registrazione,etc.,), le spese sostenute per le visure e l’iva al 21%.

Riguardo le imposte dovute allo Stato, è bene sapere che esse variano a seconda che l’acquisto dell’immobile venga fatto da un privato o costruttore, che esso sia prima o seconda casa e se sia adibito ad uso abitativo o commerciale.

Se si acquista da un privato la prima casa, le imposte dovute risulteranno le seguenti: valore catastale X 3% (imposta di registro), 168 euro (imposta fissa ipotecaria) e 168 euro (imposta fissa catastale);

se seconda casa, invece, si pagherà: valore catastale per 7% (imposta di registro), 2% (imposta fissa ipotecaria), 2% (imposta fissa catastale).

L’acquisto di un immobile adibito a 1° casa, da un’impresa costruttrice determina costi differenti, ovvero: iva 4%, 168 euro (imposta di registro fissa), 168 euro (imposta ipotecaria fissa), 168 euro (imposta catastale fissa);

per la 2° casa: iva 10%, 168 euro imposta di registro fissa, 168 euro (imposta ipotecaria fissa), 168 euro (imposta catastale fissa).

Con il recente Decreto sulle liberalizzazioni (24.01.12) sono state abrogate le tariffe professionali e quindi anche per quanto riguarda i costi notarili, non esistono limiti minimi o massimi per i compensi.

Nel caso di compravendita contestuale al mutuo, il notaio, per venire incontro al cliente, di solito applica una riduzione degli  onorari che viene regolata da criteri fissati dai Consigli Notarili distrettuali.

E’ bene, prima di scegliere il notaio, farsi rilasciare un dettagliato preventivo di quelle che saranno le spese effettive da sostenere per stipulare entrambi gli atti.

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