Preoccupata dal deterioramento del comparto, la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, ha proposto tramite il suo presidente Paolo Righi un piano per il rilancio del settore immobiliare.
Il punto (tragico) di partenza è d’altronde ben noto: le manovre correttive del governo Monti hanno impattato sul real estate italiano con almeno 22 miliardi di euro di aggravi, per lo più riconducibili all’influenza esercitata dall’applicazione dell’imposta municipale unica (Imu). Di qui la necessità di andare ad alleggerire le posizioni degli operatori del mercato immobiliare e delle famiglie, visto e considerato che il recupero del settore immobiliare è indispensabile per il rilancio dell’economia (il mattone pesa per il 20 per cento del Pil italiano).
Pertanto è evidente, prosegue Righi, la necessità di predisporre un piano sinergico che possa fungere da stimolo per il mercato immobiliare nazionale, andando a puntare l’attenzione (e gli sforzi in termini di agevolazioni e di interventi strutturali) laddove è possibile trovare i migliori margini di sviluppo sul breve termine.
Un appello, quello della Fiaip, che decine di migliaia di operatori italiani si augurano non cada nel vuoto amministrativo.