L’Euribor, indice internazionale che gestisce il tasso interbarcario di offerta in euro, per tutte quelle che sono le soluzioni “variabili” che si riferiscono appunto a questo parametro, continua ancora a mantenersi ai minimi storici, favorendo così l’erogazione dei mutui o soluzioni economiche del caso.
A seguito di studi di settore, si evince che stipulare un mutuo a tasso variabile conviene, infatti, di gran lunga rispetto al tasso fisso, poiché le condizioni economiche attuali sono molto vantaggiose, anche se non mancano comunque preoccupazioni in merito, poichè bisogna tenere un occhio di riguardo al tutto, perché un’improvvisa impennata degli indici, potrebbe causare diversi problemi del caso.
A Ottobre il tasso è rimasto comunque sui livelli del 2%, e questo ha incentivato molto soluzioni di finanziamenti a tasso variabile, con cifre non particolarmente alte, a maggior ragione per coloro i quali possono permettersi di estinguere il debito in massimo una decina di anni, senza alcun rischio particolare del caso.
Chi vuole dormire “sonni tranquilli”, secondo lo studio, sceglie ancora il tasso fisso, pur pagando qualcosa in più, ma avere una sicurezza del genere, a maggior ragione in un mutuo, che rappresenta la spesa forse più elevata che una famiglia sostiene, è fondamentale, soprattutto in questo periodo di profonda recessione e crisi economica.
Attualmente non sembrano esserci cambiamenti in vista, ed il mercato offre ancora varie soluzioni in merito. Staremo a vedere cosa succederà prossimamente e se ci saranno importanti novità del caso.