Stando a quanto affermato dalla Banca Nazionale Svizzera in una breve comunicazione diffusa via posta elettronica, il momento positivo del mercato degli immobili locali e dei prestiti ipotecari starebbe continuando con un ottimo ritmo, pur nell’evidenza di “qualche indicazione di un possibile rallentamento” nel corso del secondo trimestre, rispetto a quanto è stata definita come una dinamica “eccezionalmente robusta”.
La Banca, nelle sue comunicazioni, precisa come il settore immobiliare stia continuando a fornire segnali di surriscaldamento in alcune regioni e in alcuni segmenti, sebbene ciò – secondo l’istituto monetario – non sia sufficiente per richiedere al governo svizzero l’attivazione delle riserve di liquidità anticicliche che l’esecutivo può imporre alle banche per contrastare possibili pericoli sul real estate.
Nel mese di giugno, ricordiamo, il governo ha reso più aspre le regole sul versamento iniziale per l’accensione di un mutuo che deve essere pari ad almeno il 10% del valore della proprietà, e sul rimborso, completato per due terzi entro 20 anni dal momento dell’accensione del mutuo. Con decorrenza dal mese di luglio, la Banca Centrale può richiedere l’attivazione di riserve extra di capitale pari al 2,5 per cento degli attivi interni, ponderati per il rischio alle banche nazionali.