A seguito di un’analisi approfondita, la Banca d’Italia ha comunicato, come di consueto, una variazione del tasso d’usura applicato ai mutui, che nel quarto trimestre dell’anno, calerà al 10,6%.
Come prevede la normativa infatti, tutte le banche, istituti di credito, o qualsiasi intermediari del caso, sono obbligati a rientrare nel range anti usura, per evitare di essere accusati dell’omonimo reato finanziario e penale. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, la soglia è scesa all’8,6%, in calo, anche in questo caso, rispetto a periodi precedentemente presi in considerazione.
Il calcolo di questi valori viene solitamente effettuato a seguito di importanti rilevazioni statistiche, come il livello medio degli interessi dell’eurozona o della stessa offerta italiana, e dopo complicati ma necessari meccanismi del caso, viene costantemente aggiornato, per tutelare tutti coloro i quali hanno accesso a prestiti, eventualmente anche fra privati.
Il prossimo aggiornamento degli indici molto probabilmente avverrà con l’inizio del nuovo anno.
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