Sofferenza Occupazionale: questo è uno dei principali mali di cui soffre il nostro Paese. Nonostante il tasso di disoccupazione sia nella media europea, quello invece relativo all’occupazione è molto inferiore.
Lo studio affrontato dall’IRES-CGIL parla chiaro: 4,4 milioni di giovani che si trovano ad affrontare un disagio occupazionale senza precedenti.All’interno del calcolo statistico, oltre ai veri e propri disoccupati, sono stati inseriti i soggetti in Cassa integrazione e gli scoraggiati.
Quest’ultima categoria sta diventando molto numerosa e individua tutti quei soggetti che hanno attualmente smesso di cercare un posto di lavoro, in quanto sicuri di non trovarlo. Nonostante la loro non possa definirsi assolutamente certezza, viste anche le recenti riforme che hanno interessato il settore del lavoro, molte condizioni sicuramente giocano a suo favore.
Infatti se consideriamo ad esempio tutti quei soggetti prossimi alla pensione, la cui azienda ha chiuso i battenti, oppure casalinghe che dopo aver cresciuto i propri figli cercano di rientrare nel mercato lavorativo, ma si vedono chiudere le porte in faccia, per criteri prettamente anagrafici, essere scoraggiati non è poi così strano.
Crollano le assunzioni stagionali e sono in netto calo anche le assunzioni dei neo-laureanti, convinti che con un titolo di studio potranno trovare facilmente lavoro.
Allarme avvertito purtroppo anche nel settore agricolo, dove secondo stime della Coldiretti, molte aziende rischiano di lasciare senza lavoro più di 200.000 soggetti impegnati nella raccolta di frutta e verdura, che con queste stagioni di caldo e siccità è stata seriamente compressa.
La certezza di un posto fisso, anche in settori finora considerati stabili come quelli statali e bancari, ormai è un sogno lontano.
Speriamo che le riforme recentemente approvate nel mercato del lavoro, ottengano i risultati prefissati.