Dal resoconto mensile dell’Abi, è emerso che la richiesta dei mutui nel nostro paese è più alta rispetto a quella media dell’eurozona, nonostante il crollo generale verificatosi in questi ultimi anni, a seguito della crisi economica e della recessione.
L’Italia segna infatti un misero ma comunque significativo +1% annuo rispetto a paesi come la Spagna, anche se a detenere il primato è la Francia con un consistente +4%, seguita dalla Germania, poco sopra l’Italia, a +1,3%. Ma, mentre in nel nostro paese sembra che qualcosa stia leggermente migliorando, nonostante tutti i problemi di cui vi abbiamo parlato nei precedenti giorni, a destare preoccupazione è il dato americano, che dopo la bolla immobiliare, ha visto la richiesta di mutui ai minimi storici da circa 16 anni.
Disoccupazione e crollo degli incentivi sono alcune delle principali cause che negli States hanno provocato questo importante ribasso, come annunciato dalla stessa Fed qualche giorno fa. Le banche inoltre, visto il grandissimo problema mondiale che hanno provocato a causa di “cessioni facili” di mutui, adesso richiedono più requisiti e garanzie ai cittadini, e tutto l’insieme di questi vari fattori, ha fatto segnare un preoccupante -10% su base annua, raggiungendo i minimi storici dal 1995, appunto.