Nella provincia di Firenze, nel corso degli ultimi sette anni, il mercato immobiliare ha perso oltre il 30% delle compravendite. Ad affermarlo sono i dati dell’Agenzia del Territorio, secondo i quali nel 2011 – rispetto al 2004, il numero dei passaggi di proprietà è calato di circa tre decimi a causa della ridotta propensione all’acquisto. Nel 2004, sul territorio della provincia, le compravendite erano state pari a 14.800 unità, poi calate a 10.138 nel 2011.
“E’ chiaro” – afferma in proposito il presidente della Federazione Agenti e Mediatori d’Affari Fimaa Confcommercio di Firenze, Arrigo Brandini – “che in un periodo come questo anche chi è intenzionato ad acquistare una casa preferisce attendere che la situazione si stabilizzi. A meno che non abbia risorse da investire e decida di approfittare del ribasso dei prezzi medi al metro quadro, spinto da un’operazione convenienza e contando sul fatto che il mattone resta comunque un investimento solido nel tempo, malgrado l’inasprimento della tassazione e la difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie, che resta un altro dei fattori che hanno contribuito al calo delle transazioni”.
Crisi dei portafogli degli italiani, ristrettezze creditizie delle banche e Imu sembrano pertanto aver costituito il mix micidiale in grado di scoraggiare anche uno dei più dinamici mercati immobiliari della Penisola.