Il Presidente della Bce Mario Draghi, a pochi giorni della riunione del board della stessa, ha rilasciato una dichiarazione confermando la legittimità dell’acquisto dei Bond a breve, ossia con scadenza triennale, nel mercato secondario, in chiara funzione anti-spread.
I debiti degli Stati, infatti, non devono essere assolutamente finanziati dalla Bce, ma quelli più deboli dovrebbero essere aiutati con l’acquisto di questi famosi titoli.
Ma cosa sono esattamente i Bond?
I Bond sono obbligazioni finanziarie o titoli di credito, che hanno per oggetto un prestito, concesso dall’investitore all’emittente del Bond, sia esso uno Stato, un’organizzazione internazionale oppure una società.
Una volta emesso il titolo, il soggetto si impegna a pagare il suo valore nominale (ossia il valore del capitale su esso dichiarato) alla scadenza del prestito.
Inoltre questi dovrà corrispondere periodicamente all’investitore una serie di pagamenti, definiti cedole, in base ad un interesse prestabilito.
Tornando alle dichiarazioni del Presidente della Bce Draghi, questi afferma inoltre il suo deciso “No” alla licenza bancaria dello ESM, che si potrebbe altrimenti configurare come un vero e proprio finanziamento diretto.
Per la difesa della Moneta Unica, sul piano europeo, è in fase di elaborazione anche una nuova riforma europea, la cui bozza dovrebbe essere presentata nel mese di ottobre, attendendo la sua versione definitiva per dicembre.
E date tutte queste premesse, in questi giorni stiamo assistendo ad un sensibile calo dello Spread, passato ieri da 439 punti ai 432 di oggi.