Secondo una recente indagine compiuta dalla Banca d’Italia, il mercato immobiliare italiano sta per evolversi al peggio. Stando all’analisi, infatti, il 74% degli agenti immobiliari avrebbe segnalato un calo dei prezzi degli immobili tra aprile e giugno di quest’anno, contro il 69,1% dello scorso anno, mentre per il prossimo futuro a breve termine la proporzione di broker che stima nuovi e ulteriori flessioni dei prezzi è salita al 70%.
È invece praticamente azzerata la percentuale di coloro che stimano un incremento, mentre rimane intorno al 30% la percentuale di agenti che prevede stabilità.
Ancora, il mercato immobiliare italiano sembra essere in grado di caratterizzarsi per un prolungamento e un approfondimento del gap tra la domanda e l’offerta. A fronte di scarse vendite (trascinate al ribasso da una richiesta complessiva piuttosto scarsa, a sua volta scoraggiata dalle difficoltà creditizie a supporto del settore), si registra infatti un incremento dell’offerta, con incarichi a vendere che nel trimestre hanno superato gli incarichi a comprare del 40,8% (contro il 34,5% del sondaggio di aprile).
Spesso, tuttavia, gli incarichi vengono revocati dai committenti per l’assenza di proposte di acquisto, dovute a prezzi percepiti come troppo elevati: è il 64,4% dei casi, contro il 60,7% del mese di aprile.