La Spending review, così attesa e temuta, è diventata legge con ben 371 sì alla Camera e soli 86 no, con un totale di 22 astenuti. Questi i numeri che danno il via libera ad una legge che si prepara a modificare radicalmente l’assetto della spesa pubblica.
Vi elenchiamo le modifiche più importanti qui di seguito.
Prescrizione farmaci: obbligatorio l’inserimento del principio attivo, facoltà di inserire con motivazione il nome del farmaco.
Province: nessun accorpamento, ma un riordino con criteri minimi (non inferiori a 2.500 km e con popolazione non inferiore a 350 mila abitanti).
Tasse universitarie fuori corso: aumento del 25 % per le tasse per chi ha redditi tra 90 e 150 mila € . Raddoppio oltre la soglia. Le risorse verranno destinate anche alle borse di studio.
Blocco tasse universitarie meno abbienti: per chi ha un reddito fino ai 40 mila € , blocco fino al 2016, se in regola con esami.
Terremoto Emilia: destinati 6 miliardi di €
Irpef: aumenta l’aliquota massima dallo 0,6 % all’ 1,1 % nelle regioni con deficit sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia).
Intercettazioni: taglio di ben 25 milioni di € destinati a queste attività.
Agenzie Enti Locali: richiesto risparmio del 20% nella loro gestione, derivante dall’ eventuale accorpamento o soppressione.
Misure di Austerity per Bankitalia: buoni da soli 7 €, taglio 50 % auto blu e buoni taxi
E per concludere un’ottima notizia:
Ricerca: salta il taglio previsto da 30 milioni di € delle risorse!