Dopo che il Governo ha sbandierato i dati positivi in merito al primo acconto imu versato ( l’erario ha incassato circa 9,6 miliardi di euro, più del previsto) iniziano ad affiorare i primi problemi in materia di imposta municipale.
In particolare durante l’incontro tra Anci e Governo è emerso che, sebbene l’incasso totale sia in linea con quanto stimato, molte municipalità lamentano un calo di anche il 10 % rispetto a quanto stimato. Tra i Comuni maggiormente in difficoltà segnaliamo Lecce che, a causa di uno scarso gettito imu ed il taglio di numerosi trasferimenti statali, potrebbe avere addirittura delle difficoltà a pagare gli stipendi di agosto ai propri dipendenti.
Comunque le discrepanze tra incassi effettivi e stimati hanno più di una ragione. Innanzitutto il sisma che ha sconvolto l’Emilia ( è stato calcolato che mancano all’appello introiti per circa 500 milioni di euro), poi anche le cosiddette case fantasma ( case esistenti ma che non risultano accatastate, contribuenti che hanno omesso il versamento ( in questo caso sono circa 270 i milioni di euro che mancano all’erario).
La soluzione prospettata è quella di prevedere un trasferimento di risorse da parte dei comuni che hanno incassato più del previsto ai comuni che non hanno rispettato le attese. Ad esempio in Lombardia il comune di Milano potrebbe destinare parte degli introiti a Como e Lecco, città che lamentano vistosi cali di budget.