Secondo quanto affermato da una recentissima ricerca condotta da Nomisma, il calo dei prezzi delle case rispetto ai livelli massimi toccati nel 2007 (- 2 per cento per le abitazioni e gli uffici, – 1,6 per cento per i negozi) non solo non è stato sufficiente a compensare la riduzione del credito bancario al settore immobiliare, ma non sarebbe nemmeno stato sufficiente a placare i timori di nuovi importanti riduzioni delle quotazioni immobiliari.
Il rapporto sul mercato immobiliare 2012 stilato da Nomisma sui dati delle 13 città campione in Italia conferma così la tendenza recessiva del settore, con un calo delle compravendite residenziali che ha sfiorato il 20% nel corso della prima parte dell’anno.
Il critico contesto nel quale si stanno muovendo gli operatori sta conducendo la domanda a essere notevolmente più selettiva: di conseguenza i venditori sono sempre più propensi a concedere sconti più o meno importanti sul prezzo originariamente richiesto. Contemporaneamente, si allungano i tempi medi di vendita, con 7,1 mesi per un abitazione, 9,1 mesi per un ufficio, 8,1 per un negozio. Per quanto concerne gli affitti, il tempo medio risulta essere pari a 3,5 mesi per le abitazioni, 6 mesi per un negozio, 6,6 mesi per un ufficio.
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