Scendono i costi delle case, spariscono quasi i proprietari della seconda casa e chi ne ha una provvede a “sbarazzarsene”. L’Imposta Municipale Unica ha creato insomma panico nel settore immobiliare! Insomma pare che l’investimento che fino a poco tempo fa sembrava essere il preferito dagli italiani, in questo periodo storico non sia congeniale a causa del costo dei mutui o delle stesse case, oltre che a causa delle tasse Statali e Comunali che bisognerebeb pagare una volta acquistato casa.
Il responsabile dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma, Luca Dondi, ha precisato che l’abbassamento dei prezzi dipende dalle imposte e dalle spese necessarie perché l’immobile possa mantenersi nello stato in cui era a inizio locazione. Eugenio Biagiotti dell’immobiliare Frusaglia afferma che “L’Imu colpisce l’acquirente finale ma ci sono tanti altri fattori che contribuiscono a non rilanciare il mercato a partire dalle banche fino alla burocrazia del Comune”.
Per lungo tempo le banche hanno goduto della floridità del mercato, del lavoro delle piccole e medie attività legate al mondo dele costruzioni, favorendo sia le imprese che i privati poco meritevoli. Attualmente invece accade l’esatto contrario e gli istituti di credito sono costretti a dover rifiutare il credito anche alle imprese più solide oltre che al privato che vuole acquistare la casa.
Inoltre si aggiungono le difficoltà economiche che stanno attraversando i Comuni che per superare questo momento hanno deciso di triplicare gli oneri di urbanizzazione senza rendersi conto che così rischiano di affondare un mercato già pericolante! Tutto ciò aumenta la disoccupazione e contribuisce a svalutare i terreni edificabili. Ciononostante attualmente, questo è il momento migliore per comprare casa.
Ricordiamo che oltre all’Imu, che per gli italiani rappresenterà un salasso notevole, arriveranno nuovi rialzi per le assicurazioni auto, per la tassa sui rifiuti e l’aumento irpef stabilito nei diversi Comuni, mentre alcuni comuni hanno varato la tassa di soggiorno 495 e altri hanno aumentato la Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani). Il costo medio è alto: 157 per l’Irpef comunale, 371 per quella regionale, 113 euro per l’Imu prima casa, 223 per la spazzatura.