Di recente la Cgil ha affermato che agli anziani che trasferiscono la propria residenza in una casa di riposo, il Governo obbligherebbe di pagare l’Imu sulla loro prima casa, come se si trattasse di una seconda casa, poichè lasciata vuota, anche se per cause di salute.
A pendere come una spada di damocle sulle teste dei pensionati è l’articolo 13 della norma che regola la nuova imposta municipale unica. Agli anziani viene imposta un’aliquota doppia perfino nella sua versione essenziale, cioè quella priva di rincari applicabili a cura dei Comuni, ovvero dal 4 per mille al 7,6 per mille.
E’ insomma cosa inaccettabile che gli anziani che vengono ricoverati per problemi di salute e di autosufficienza debbano pagare una tassa sulla loro prima casa, come se fosse una seconda casa, soltanto per un cambio di residenza. Questo significa che dovranno versare 1500-2000 euro in più anche se non hanno una pensione tale da riuscire a coprire queste spese.