Nei mesi passati è divenuta obbligatoria la normativa sulla certificazione energetica che prevede di dover comunicare, la prestazione energetica dell’immobile che si vuole vendere o fittare.
Immobiliare.it ha voluto verificare quanto realmente vengano rispettate queste regole, e ha rilevato che in realtà siamo ancora molto indietro. Nel Paese in media, infatti, meno del 13% delle case è in possesso del certificato e il quadro è evidentemente diverso a seconda della zona che viene presa in considerazione: nel Sud la percentuale è poco superiore al 3 per cento mentre nelle aree del nord est raggiunge quasi il diciannove per cento.
Nel centro la situazione arriva all’8,8% e nel meridione è invede del 3,8%. Trento e Bolzano vengono promosse a pieni voti, poiché risultano le città coi più alti livelli di certificazione, addirittura oltre il 25%; di seguito poi troviamo Milano, con l’11,3% e Torino, con il 10,2%; l’ultimo posto della classifica lo occupa Palermo, dove gli immobili con certificazione non sono neppure dell’1%.
La normativa fatica a diffondersi in maniera omogenea in tutte le regioni, probabilmente perché l’unica regione che prevede sanzioni per un eventuale mancato adempimnto è la Lombardia, dove sono previste multe fino a 5000 euro, rispetto alle regole iniziali i proprietari di immobili ed i professionisti del settore hanno ottenuto che non possano essere sanzionati i contratti firmati entro la fine dello scorso anno.