Dire che il 2011 è stato l’anno nero per i mutui non è assolutamente un’invenzione.
L’anno che si è appena concluso ha fatto registrare un crollo notevole della domanda per i mutui, con un calo del 19%, mentre, se guardiamo i due anni precedenti, il segno era stato positivo, con l’1% in più nel 2010 rispetto al 2009 e un +7% nel 2009 rispetto all’anno 2008.
Inoltre, le famiglie vogliono rimanere prudenti, e in questo modo chiedono finanziamenti minori rispetto all’anno precedente. Sono questi i dati che sono stati rilevati da Eurisc, il sistema Crif di informazioni creditizie, che ha determinato nelle difficoltà del mercato lavorativo e nelle diminuzioni di surroghe, alcune delle ragioni che stanno determinando questo periodo negativo.
Se analizziamo tutte le domande di mutui ipotecari, rispetto all’anno 2007, possiamo notare come il vero crollo appartiene proprio all’anno che è appena trascorso. Sono arrivate anche le parole di Enrico Lodi, il direttore generale di Credit Bureau Services di CRIF, che noi vi vogliamo riportare qui perché sono veramente interessanti:
“Il 2011 è stato un anno di evidente e costante calo. L’unico dato positivo è stato registrato a febbraio, per il resto tutte le rilevazioni mensili hanno sempre mostrato dati negativi in costante accelerazione, fino a toccare un -46% in novembre 2011, con la chiusura del mese di dicembre sulla stessa scia. Questa dinamica negativa è certamente influenzata dal fatto che nel 2011 sostituzioni e surroghe hanno cessato di essere significativamente praticate, mentre nel 2010 avevano invece sostenuto il mercato dei mutui dando la possibilità alle famiglie di rivedere e rinegoziare i piani di investimento e le condizioni del proprio prestito”