Diritto al Futuro: Mutuo Garantito per i Giovani

Grazie alla proposta del Ministro della gioventù Giorgia Meloni nasce il progetto denominato “Diritto al futuro”, un programma di finanziamento che offre alle neo-coppie e ai giovani precari, con un’età compresa entro i 35 anni, un Fondo di Garanzia in grado di garantire la concessione del finanziamento a chi fa richiesta di un mutuo prima casa.

L’iniziativa,  che parte da settembre 2011, permette alle giovani coppie con contratti di lavoro non a tempo indeterminato di ottenere più facilmente mutui prima casa a condizioni favorevoli. La dotazione patrimoniale del Fondo, amministrato dalla Consap SpA , avrà un regime di 50 milioni di euro, e, inoltre, concederà a favore delle banche e degli intermediari finanziari garanzie a prima richiesta a difesa di un ammontare non superiore a 75mila euro, costituito dal 50% della quota capitale dei mutui ammissibili, degli interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale e dei costi di recupero non superiori al 5% del capitale residuo.

Saranno considerati  erogabili i mutui  non superiori a 200.000 euro  e quelli per  immobili che non concernino le categorie catastatali di lusso e non superino i 90 mq adibiti alla sola abitazione. Inoltre, i mutui saranno concessi a giovani coppie sposate o nuclei familiari con unico genitore e con figli minori ma che abbiano i seguenti requisiti:

  • età inferiore a 35 anni;
  • eddito Isee non superiore a 35mila;
  • non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef  risultante da un contratto a tempo indeterminato;
  • nessun possesso di altri immobili ad uso abitativo, eccetto quelli di cui il (contraente del mutuo) mutuatario abbia ottenuto la proprietà per successione.

Bisogna evidenziare che  i tassi applicati ai mutui garantiti dal fondo saranno particolarmente favorevoli. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, non potranno essere superiori a Euribor + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e a Euribor + 120 punti base per durate inferiori. Per quanto riguarda, invece, i mutui a tasso fisso non potranno essere superiori a Irs + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni e Irs +120 punti base per durate inferiori

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