L’abolizione della tassazione Irpef sugli immobili adibiti a prima casa è stata senza alcun dubbio uno dei provvedimenti più apprezzati dagli Italiani. All’abolizione di essa e dell’ ICI in tanti avevano apprezzato l’allegerimento del carico fiscale sui risparmiatori, ma ecco che la cronaca di questi giorni porta loro una pessima notizia: a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2014 l’Irpef sulla prima casa farà il suo, di certo poco gradito, ritorno.
Il provvedimento è contenuto nella Manovra Fiscale approvata negli scorsi giorni e, per l’effetto dei tagli agli sconti fiscali, ci troveremo a pagare un’imposta pari al venti per cento della rendita catastale dell’immobile. Tradotto in soldoni, per una casa di circa 80 metri quadri si dovrà pagare una cifra compresa fra i 50 e i 90 euro.
Come commentato da diverse parti, questo provvedimento pone definitivamente la parola fine alla cosiddetta no tax area che, dal 2008, aveva caratterizzato la situazione immobiliare italiana. Va anche detto che, sia pure foriera di grandi consensi popolari, la stessa abolizione dell’ICI aveva avuto costi enormi; si è calcolato che quel provvedimento sia costato ben due miliardi di euro alle casse nazionali.
E di certo, per il Governo che siederà sui banchi di Montecitorio quando il provvedimento diventerà esecutivo, far andare giù alla popolazione italiana l’amaro boccone non sarà facile.
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