Un incremento inevitabile. A pochi giorni di distanza dall’aumento dei tassi da parte della Banca Centrale europea, per i mutuatari italiani è già tempo di fare i conti con una rata che, seppur di poco, diventa più salata e lo diventerà ancora per il resto del 2011. Il bollettino pubblicato questa settimana dalla Banca d’Italia non lascia tanti dubbi: il costo medio relativo all’indebitamento per l’acquisto di un’abitazione stia aumentando, sia per quanto riguarda i mutui a tasso variabile sia per quelli atasso fisso.
Secondo i numeri snocciolati dalla Banca d’Italia, il costo dei nuovi mutui per le famiglie italiane è aumentato in tre mesi di 2 decimi per ciò che riguarda le erogazioni con tasso di interesse variabile, con un relativo tasso medio applicato del 2,8%.Se invece ci si sposta nel segmento dei mutui con tasso di interesse fisso, l’incremento generale è pari a 1 decimo, con un relativo tasso medio applicato del 4,8%. Un dato positivo nel bollettino di Palazzo Koch c’è: negli ultimi 3 mesi infatti sono in flessione le sofferenze, cioè tutti quei casi dove si fatica a far fronte alla rata, che calano in totale di un decimo di punto percentuale a quota 1,8%.
Notevole anche il dato complessivo sulla raccolta bancaria, che su base annua aumenta dell’1,8%. Dal punto di vista delle richieste, netta impennata di clienti che richiedono mutui con finanziamento al 100%, cioè per il valore totale dell’immobile: crescono dell’1,9% in tre mesi e addirittura del 10% in un anno. Soprattutto tra i giovani, cioè tra i clienti under 40, questo tipo di finanziamento è sempre più in auge anche se non sempre le banche sono propense a concederlo, se non incrementando i costi al momento della stipula del contratto. Secondo la Banca d’Italia però c’è anche questo segmento alla base di un mercato che tutto sommato cresce.